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giovedì 12 marzo 2020

11.03.2020: da Belem a Sao Luis

Al Rodoviario pronti a partire
per 14 lunghe ore di Bus
Non servendo la colazione prima delle 7 stamattina, per prendere il bus alle 6.30, ci tocca rinunciare alla colazione all'hotel pur avendola pagata. La partenza dal 'Terminal Rodoviario' è puntuale, il bus è grande,  ma i passeggeri a bordo sono pochi.  Oggi ci attende una lunga tappa di trasferimento di ca 780 Km per 14 ore di comodo e climatizzato Bus della Boa Esperanza. Buona speranza che dobbiamo avere anche noi per le prossime 14 ore.   Siamo sulla prima sulla BR-316, poi da Santa Ines sulla BR 222
Il viaggio nel 'catinga del Nordeste', che è tanto popolare per la sua siccità per noi ci offre un'abbondanza di  pioggia. Ai lati della strada vediamo così tanti posti che sono allagati.
Rettilinei senza fine!
Mi sono messo davanti e dal secondo piano del bus ho la miglior vista sulla strada. I paesaggi che seguiamo sono molto verdi per le recenti piogge, altrimenti qui è una zona conosciuta per la sua aridità. Alla partenza scorgiamo il sole alzarsi fra le nuvole, ma poi sulla prima parte piove, poi si stabilizzerà, salve qualche breve
rovescio locale di passaggio.   La strada è inizialmente in  buone  condizioni, anche se in gran parte ad una sola corsia,  ma poi dopo metà distanza circa degrada ad essere dissestata con molti buchi nell'asfalto. In taluni punti grandi abbastanza per farci stare un'auto. In particolare dopo Ze Donca la strada è in condizioni
disastrose ed il nostro Bus può andare al massimo a 20 Kmh, continuando a schivare buchi e zigzagando di continuo fra le corsi per cercare il percorso migliore. Per l'autista un vero esercizio di slalom stradale!
Ai lati della strada appaiono, prima le coltivazioni di Palme Açaì  o di oggi: Belem, Castanhal – Santa Maria do Parà – Capanema – Santa Luzia do Parà – Junco Marahao – Maracacumè (dove ci fermiamo a pranzo) – Governador Nunes Freire – Maranhauzinho – Santa Luzia do Parua – Nova Olinda do Maranhao- Araguana – Zè Doca – Governador Newton Bello – Santa Ines - Igarapè - (diventa notte) Acoque - Vitoria do Mearim - Arari - Miranda do Norte - Santa Rita -- Bocabeira - Sao Luis (Rodoviario).Arriviamo al terminale Rodoviario, aun 6km fuori dal centro quando sono le Wikipedia) qui molto apprezzata per fare succhi e salse varie. Poi seguono i sempre più estesi pascoli con molte mucche bianche da carne. Nelle zone allagate vediamo anche molti bufali d'acqua a mangiare e fare assieme il bagno. Incontriamo poche auto, ma tanti camion e bus. Su alcuni tratti la il percorso è un interminabile rettilineo con strada ondulata fino all'orizzonte. Vediamo tantissime chiesette e case con scritture inneggianti a Deus, Jesus, Batista, Jeova ecc ..  in gran parte evangeliche
La nostra camera con piscina
21.30, quindi dopo 14 ore di viaggio.    Preso subito un taxi per il centro storico dove rimarremo alla Pousada 'Casa Frankie'. Una antica casa coloniale trasformata in accogliente ostello con addirittura una piscina davanti alla porta della camera. Purtroppo però dobbiamo fare capo ai servizi igienici in comune. Niente di grave perché sono puliti e con pochi altri utenti. Seppur tardi usciamo poi ancor a cena al ristorante 'Flor de vinagreira' nel 'centro historico' di Sao Luiz. Qui riusciamo ad avere due ottimi menù a base di risotto ai frutti di mare per me, e pexado a la maranhense per Maggie. Sono le 12, siamo gli ultimi clienti rimasti e possiamo assistere allo sgombero, fino al nostro, dei tavoli all'esterno del locale. 
Poi torniamo seguendo le stradine e le piazzole dove dei gruppi sparsi qua e la suonano musica al ritmo del Raggie. Ecco ora capisco perché Sao Luis, oltre che pregiarsi essere la città della musica viene anche chiamata la 'Giamaica del Brasile'.

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