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lunedì 3 febbraio 2020

02.02.2020: da Jaèn a Chachapoyas

Per le strade di Jaèn
Dopo una camminata di 'ocho quadras' troviamo al 'Old Caffee Paramuros' un ottimo ristorante per fare una eccellente colazione continentale con caffè e 'chiocolata caliente'. Qui siamo al centro, vicino alla Plaza de Armas, di una città molto caotica, ma che non presenta nessuna vera attrazione turistica. La differenza con le città visitate in Ecuador è abbastanza evidente .. tanto sporco in giro e molto caos di traffico con i puzzolenti Moto-Taxi. Qui quasi tutti si spostano in Moto-Taxi ed è impressionante con quale abilità si destreggiano sulle strade.

Le regole della circolazione qui sono come quelle della jungla .. il più deciso e prepotente ha la precedenza.
Ana, Andrea e Maggie
La meraviglia è che, malgrado questo, non si vedono incidenti! Rientrati poi in moto-taxi all'hotel a prendere i bagagli ed andare alla stazione dei Bus per andare verso il nord della provincia. A Jaèn non esiste una unico terminale dei Bus, ma ogni compagnia ne ha uno suo. Con nostra grande sorpresa alla stazione re-incontriamo Andrea (italiano di Vicenza) e Ana (tedesca) che avevamo
Estese  risaie
conosciuto sul bus di ieri. Sono le 10.30, ma la prima partenza utile per Chachapoya, la nostra Adestinazione odierna, è solo alle 12.30. Non ci resta altro che andare insieme ad Ana e Andrea prendere un 'jugo de maracuya' e raccontarci le reciproche esperienze di viaggio. Andrea non verrà con noi, ma ha un Bus verso Chiclayo che parte solo alle 10 di notte e sta facendo compagnia a Ana che invece farà il percorso con noi. Ci raccontano che la scorsa notte erano capitati in un hotel vicino alla fermata dei bus, dove eravamo arrivati assieme, che si è verificato essere un bordello.
Arrivo a Chachapoyas
Il viaggio di oggi lo faremo su un furgoncino con 16 passeggeri. Siamo un po' come in una scatola di sardine, ma la strada è in buone condizione e l'autista molto prudente. Il paesaggio che percorriamo è molto spettacolare, prima pianeggiante fra estese risaie e piantagioni di mais, poi in continue salite e discese fra strette valli e altissimi cañon. Il percorso è: Jaèn – Chamaya – Bagua Grande – Maguncha – Churuja – Chachapoyas.
Arrivati a Chachapoya alle 17, purtroppo piove, ma non sarà a lungo. Il tempo di bere una 'chocolata caliente' con Ana in una cafeteria sulla Plaza de Armas, e già la pioggia finisce ed inizia a
Arrivo a Chachapoyas con la pioggia
diventare scuro. Trovato  l'alloggio subito all'Hostal Amazonas proprio sulla Plaza de Armas. Un vetusto, ma ottimo albergo in stile coloniale che l'anziano e molto cordiale gestore ci dice che ha 100 anni. La parte più bella è però il patio centrale con tanti fiori e cactus che danno l'impressione di essere in un vivaio floreale.
L'unica strada pedonale a Chachapoyas
Le camere, inclusi gli scricchiolanti pavimenti, sono in legno, come mi dice il gestore, tutto legno 'de la Amazonìa' … come dice il nome dell'ostello! A cena andiamo in un vicino ristorante vegetariano dove ci scaldiamo con una buona zuppa di verdure. Qui siamo a 2'350m di altitudine e la temperatura la notte scende attorno a 10 -15 gradi, di giorno però si possono avere fino a 25 – 28 gradi.

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