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venerdì 14 febbraio 2020

13.02.2020 da Chiclayo a Trujillo/Huanchaco


Sulla Panamericana nel deserto
Facciamo una colazione anticipata alle 7 all'Hostal per poter prendere il Bus per Trujillo che parte alle 8. Con un taxi ci facciamo portare fino al terminal dei bus della compagnia Cruz del Sur che si trova al margine del 'centro historico'. Come al solito il taxista vuole sapere da dove siamo, che tempo fa da noi e sul calcio Suizo .. si ricorda addirittura di Cubillas, il calciatore Peruviano che per alcune stagioni giocò nel Basilea. Fatti biglietti ed il check-in quasi fosse un volo aereo ci imbarchiamo sul grande bus a due piani che ci attende per partire.

Il viaggio in questa zona desertica, interrotta solo da qualche oasi dove scendono i fiumi dalle Ande, è un po monotono e noioso. Verso le 12.30 dopo un paio di pause arriviamo al terminal di Trujillo, da dove appena usciti prendiamo un taxi, con un autista di almeno 120 kg per farci portare fino a Huanchaco, un 'lugar balneario' sulla costa del Pacifico. Il posto è ben frequentato sai surfisti nazionali e stranieri, per le lunghe e alte onde dell'oceano. Dopo aver fatto un veloce pranzo all'entrata del paese troviamo un bel Hotel con una camera ben spaziosa che ha la vista sul mare.
Vista sul mare dalla camera
 Visto che sarà l'ultima occasione di questo viaggio ci concediamo questo bel posto. Qui abbiamo almeno 30 gradi, ma il vento del mare rende gradevole la temperatura. Passiamo buona parte del pomeriggio a rilassarci e aggiornare il Blog rimasto un po in ritardo. In serata facciamo un giro sul Malecon per assistere al solito spettacolare tramonto e a cercare un buon ristorante per la cena. Finiamo quasi alla fine del lunga spiaggia per trovare il ristorante 'da la ol al aji', tradotto dall'onda al peperoncino. Cena eccezionale con Cevice per Maggie e un 'fritto mixto de pescado y mariscos'. Ottima sia la quantità sia la qualità. 
































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