Per colazione capitiamo, dopo una lunga ricerca fra ristorati ancora chiusi, al ristorante 'Cafe - Chocolate' di proprietà `di una Svizzera qui emigrata. Lo capiamo subito vedendo sul menu il Zopf (il pan di treccia). Ottima proposta, ma ci rinunciamo,
anche perché la cameriera ci confida gentilmente che non è fresco di giornata. Ripieghiamo così su quello fresco, ma peruviano. Passata la mattinata ad approfittare dell'ottimo WiFi e della comodità del ristorante. Poi subito nel primo pomeriggio siamo partiti in bus per andare a visitare il Museo e le rovine di Chan Chan, che distano da dove siamo alloggiati, ca 8km.
Chan Chan è un sito archeologico di grande importanza per tutta la storia precolombiana del Perù. In lingua nativa mochica, il suo nome è Jang-Jang che significa: Sole-Sole.
Bacino per raccogliere l'acqua |
Modello di Chan Chan |
Dopo il Museo dobbiamo percorrere ca 2km per accedere al vero e proprio sito archeologico. Siamo sotto un solo cocente per cui cerchiamo di sfruttare al massimo l'ombra delle alte pareti. Certo che vedere cosi tanti muri, con vani, meandri e passaggi in parte adornati con rilievi, fa una certa impressione.
Al mercato gastronomico |
Per fortuna è un piatto per due! |
C'è però poco da nuotare perché qui l'acqua, a causa della corrente di Humbold che sale dall'antartico, è fredda .. diciamo sui 15 – 20 gradi. Per niente i surfisti qui usano tutti la tuta. Poi la sera per festeggiare il nostro ultimo giorno sul Pacifico … e per digerire la potente cena ci concediamo un buon 'pisco sour' in un bar del centro.
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