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giovedì 19 dicembre 2019

18.12.2019: da Esmeraldas a Atacames

By by playa de Esmeraldas
Stamattina riusciamo, a differenza di ieri, a svegliarci in tempo per fare la colazione all'hotel prima delle nove. La colazione, rispetto a quelle che eravamo abituati a Quito, non è sto gran chè, ma non male lo stesso. Fatti i bagagli, mentre facciamo il check out e segnaliamo che vorremmo prendere un taxi, un anziano dietro di noi ,che poi si rivelerà essere il proprietario si offre per portarci fino al terminal dei Bus di Esmeraldas con il suo furgone. Avendolo sentito parlare francese al telefono gli chiedo da dove viene; al che mi risponde: dalla Corsica, ma la nonna era siciliana

Pellicani all'attacco
Una bella miscela mediterranea gli dico. Certo, poi ho sposato una Ecuadoriana e sono oramai 25 anni che vivo a Esmeraldas. Ci confida poi che all'inizio gli affari andavano molto bene visto che l'Hotel comprendeva anche un Casinò che però ora sono stati proibiti in tutto l'Ecuador. Intanto,malgrado le sue lamentele sulla burocrazia e la corruzione, capiamo che deve andargli ancora abbastanza bene visto che ci dice di avere una residenza anche a Miami negli USA. Non si sa mai, ci dice. Comunque in Europa non vuole più ritornare, ci sono troppi casini e instabilità politica!! Raggiunti il terminal dei bus ne troviamo subito uno che parte per
Raffineria all'opera
i ca 15 km fino alla nostra prossima destinazione: Atacames. Sul percorso vediamo in lontananza la raffineria di petrolio con le tante fiaccole dove viene fatto bruciare il gas di scarto. Vedendo questo mi viene in mente di avere appena letto un articolo che denunciava questa pratica proibita che, oltre al danno ambientale diretto, provoca la morte di milioni di tonnellate di insetti l'anno! Durante la notte le fiaccole attirano li insetti che poi vengono 'grigliati vivi'. Nel caotico centro di Atacames veniamo scaricati dal bus e dobbiamo procedere a piedi fino alla spiaggia che dista un 300 metri. Per fortuna una gentile signora, che ci dice di aver vissuto in Italia e aver sposato un genovese, nel frattempo morto,
ci prende con la sua auto e ci porta a cercare l'hotel sul Malecon di Atacames.  Troviamo subito l'hotel Tahiti pulito e ben posizionato davanti alla lunga spiaggia.  Atacames è un centro ben frequentato e abbastanza conosciuto dai turisti locali. Il Malecon (lungomare) è una serie continua di alberghi, ostelli, ristoranti e negozi di soveniers che la sera si animano con musica a tutto ritmo e decibel. Davanti all'hotel ci facciamo servire un buon 'cevice de pescado' fatto al banco davanti a noi. L'ambiente è carino e cordiale con tutti che salutano tutti e vogliono sapere come vai. Nel tardo pomeriggio
faccio a piedi i ca tre km di spiaggia fino a Sùa alla ricerca del camping dove eravamo stai nel 1976 un paio di giorni fra le palme e la spiaggia.  Non trovo più niente di concreto, ma un posto abbandonato con ancora tante alte palme dove potrebbe essere stato il camping. Provo a chiedere, ma nessuno mi conferma o smentisce. Al ritorno, mentre si fa sempre più scuro, vengo seguito per almeno un km da un cane che sembra mi voglia fare da guardia. Difatti viene sconsigliato, per motivi di sicurezza, avventurarsi  sulla spiaggia di notte. Per cena ci  facciamo servire in un ristorante della
Vista dalla camera del Thaiti
zona dell'hotel un 'sopa de calamares' per me e un Dorado per Maggie, tutto accompagnato fa molto riso, patacones e verdura. 'Abundante y muy rico', 

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