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giovedì 9 gennaio 2020

08-09.01.2020 a Puero Baquerizo Moreno, San Cristobal de Galapagos

Comoda siesta
Primo giorno

Dopo aver fatto la colazione inclusa al nostro 'Leon dormiente' hostel decidiamo di cambiare alloggio e andiamo al San Francisco che costa meno, ha un bel balcone e dalla camera abbiamo la vista sul porto. La mattina facciamo a piedi i circa 3Km fino alla Loberia, una spiaggia sulla quale si è sistemata una grande colonia di leoni marini che si mescolano con i bagnanti.




Leone marino 'turistico'

Alcuni di essi si sono annidati nelle cabine riservate ai bagnanti per il cambio dei vestiti. Sul percorso siamo disturbati dal vento e da pioggerellina intermittente. Con un po di fortuna riusciamo a aggregarci con altri turisti per fare il ritorno in taxi. Il pomeriggio facciamo poi una camminata nell'altra direzione verso
Iguana marini e granchi
la Playa Mann e la punta Carola. Sulla Playa Mann ci imbattiamo nella scena più bella finora con i leoni marini.  Uno di essi si è appropriato e si è sistemato su un asciugamani di un turista per fare la sua tranquilla siesta pomeridiana. Guardate l'immagine per credere! Visitato
poi il 'Centro de Interpretazion' delle Galapagos con molte foto e tavole informative sulla geologia
e sulla storia dell'arcipelago. Le isole sono state scoperte solamente per caso nel 1535 dai primi navigatori spagnoli, fra cui padre Thomas Berlanga, allora vescovo di Panamà, che navigavano da Panama verso il Perù. Rimane però il dubbio, scientificamente non provato, che le isole fossero state visitate già molto prima da navigatori polinesiani. Diverse ed interessanti sono anche le storie dei vari tentativi di colonizzazione avvenuti in seguito, dalle
coltivazioni della canna da zucchero, allo sfruttamento delle risorse minerarie (zolfo, alghe marine..), fino all'insediamento di una 'brutale' colonia penale su Isabela, resistita fino agli anni 50 del secolo scorso. Poi venne il turismo, il riconoscimento come Parco Nazionale e come Patrimonio dell'umanità da parte dell'Unesco. Sviluppo che ora sta rendendo evidenti i sui limiti come serie minacce per l'intero ecosistema. Come sempre il turismo di massa, se non controllato, porta all'autodistruzione. Quindi anche noi cercheremo di attenerci alle strette regole del parco e mantenere
Scorfano gigante per Maggie

ridotto il nostro impatto in questi 10 giorni che passeremo qui. Vediamo però che molti turisti sono qui, non tanto per vedere e vivere la natura, ma per divertirsi e fare baldoria  … e purtroppo vediamo usare ancora molta plastica 'usa e getta' ... anche se tanti l'avrebbero già teoricamente bandita. Da parte della
Comoda siesta notturna
autorità si fa però molto per sensibilizzare e raccogliere tutto quanto rimane in giro. Al porto vediamo addirittura un tipo che ha addestrato il suo cane per entrare in mare a raccogliere la plastica che galleggia. Da me interpellato il padrone mi dice che al cane piace farlo ... e che intanto si lava e si rinfresca! 
Stasera, tanto per cambiare ambiente, andiamo in centro, dove in ristorantino famigliare riceviamo servito un enorme 'pescado brujo' (Scorfano) per Maggie e un 'pulpo a la plancha' per me. Lo scorfano è talmente grande (almeno un kg) che neanche con il mio aiuto riusciamo a finirlo.

Secondo giorno
Pinzon de Darwin
Ricerca del cratere nella nebbia
Seguendo i consigli ricevuti ieri partiamo la mattina presto con un taxista per fare un tour individuale verso la 'zona alta' all'interno dell'isola. Passiamo per il piccolo insediamento di El Progreso, dove vediamo la 'Casa en la Ceiba'. Appena ci inoltriamo verso la foresta inizia la nebbia e, ad intervalli,
La prima tartaruga terrestre
a piovere. Dopo alcuni km ci fermiamo per fare una breve escursione a piedi fino ad un punto dove dovremmo vedere un lago in un cratere. La densa nebbia non ci lascia vedere proprio niente. Noi continuiamo andando  alla  Galopaguera, che è un centro di cura e riabilitazione delle tartarughe giganti di San Cristobal. Qui per nostra fortuna il tempo è bello, fa caldo e splende un bel sole. Già subito dopo l'entrata ne incontriamo due proprio sul sentiero. Poi giriamo in longo ed in largo l'esteso parco incontrando de tartarughe ovunque, nel bosco, nelle pozze d'acqua e sui sentieri. Al posto dove vengono curate ed allevate le
Sentiero bloccato!
tartarughe vediamo numerose vasche recintate dove vengono le vediamo nella varie dimensioni ed età, dalle neonate a quelle che hanno già qualche anno.  Come ultima visita andiamo poi a Puerto Chino, una bella spiaggia di sabbia biancha dove, anche qui, i leoni marini si mescolano ai bagnanti. Da un piccolo promontorio si ha la vista completa e si vedono moli uccelli, fregare, sule e pellicani a fare le loro acrobazie aviatorie. Sul viaggio di ritorno ritorna la
Leon dormido
Fregata maschio
pioggia intermittente e noi ci facciamo portare fino all'entrata del 'Centro de Interpretation' che avevamo visitato ieri per andare a piedi al Mirador del Cerro Tijeretas, da dove vediamo in lontananza le fregate con il gozzo rosso appollaiate sulla scogliera. Da qui vediamo nel mare, in lontananza,  il 'Leon dormiente'; un pittoresco scoglio in mezzo al mare che ha la sagoma come un leone marino che dorme … almeno per chi ha un po di fantasia!
Leon davvero dormido!
Noi ritorniamo percorrendo il sentiero che passa da Punta Carola e Playa Mann per poi rientrare ben stanche all'ostello. A cena andiamo allo stesso posto del giorno del nostro arrivo, sul balcone al secondo piano con vista su quanto succede nel porto e sul malecon. Anche da qui vediamo vari leoni marini e pellicani a girare sui marciapiedi incuranti della presenza dei turisti. 






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