Calle Lourdes a Loja |
Loja Coloniale |
A pochi passi passiamo poi percorrere ed ammirare la molto pittoresca 'Calle Lourdes' con le affissioni in ceramica delle varie Madonne venerate in
America Latina, dalla Virgen de Guadalupe in Messico, alla Virgen del Carmen in Cile. Veramente peccato che la così stretta Calle non sia ancora stata pedonalizzata. Noi poi procediamo in taxi per andare un po fuori città, nella zona del Campus Universitario, a visitare il Jardin Botanico. Non è eccezionale, ma da la possibilità di conoscere le piante, i fiori e le altre specie vegetali della regione. L'orchideario non è niente rispetto quello visto due giorni fa a Gualaceo. Interessante è vedere gli alberi che per la deforestazione in corso da anni sono minacciati di estinzione.
Visita al Jardin Botanico |
Fra questo l'albero simbolico del Sud dell'Ecuador e l'unica conifera nativa: la Podocarpus Sprucei chiamata comunemente Romerillo. Il parco è anche l'occasione per vedere le varie piante vegetali, anche un po strane, coltivate qui; come ad esempio il Tomate de arbol (Pomodoro di pianta), che viene usato per fare un buon 'jugo de fruta', o il Camote, la patata dolce.
Parque Recreacional Jipiro |
Cigno bianco e nero assieme! |
E' già mezzogiorno quando usciamo per prendere un Bus verde per attraversare tutta Loja e andare a visitare il Parque Recreacional de Jipiro, un parco divertimenti ,all'altro lato della città. Il parco è molto esteso e ben strutturato con costruzioni rappresentative di ogni continente, dalla pagoda cinese, al castello medioevale europeo, alla moschea araba. Il parco sfrutta l'acqua del Rio Zamora per creare un lago dove nuotano varie creature acquatiche come, flamingo, anatre, oche, Garze .. ma fra tutti spiccano due cigni bianchi e uno nero. Ciò sfata la convinzione che i cigni neri e bianchi non possono convivere assieme! Sul ritorno passiamo a visitare
il grande mercato dove ci gustiamo due banane rosse … che sono le nostre preferite! Rientriamo poi all'hotel girando a visitare le Calles y Plazas di che viene chiamata anche la capitale musicale dell'Ecuador. Dopo aver fatto più tardi un giro notturno del quartiere centrale andiamo a cena, non trovando di meglio, al ristorante 'El Pirata' come ieri sera. Anche stasera eccellente qualità e porzioni enormi. La gentile e vispa cameriera Elsa si siede al nostro tavolo per praticare con noi l'inglese che però già parla abbastanza bene.
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