Translate

giovedì 30 gennaio 2020

29-31.01.2020: a Vilcabamba, la città dei 'matusa'

Fotogenico colibri
Primo giorno, relax totale 
Dopo la colazione cambiato la abitacion n. 7 con la cabaña n. 15, un bel posto con vista dal balcone sul Cerro Mandango, in cui nome vuol dire 'faccia dell'inca' la montagna sacra per gli antichi abitanti di questa regione. La parte orizzontale superiore della montagna mostra il profilo di una faccia india (Inca), da qui la devozione quasi religiosa della montagna. La giornata inizia con la pioggia, ma poi si stabilizza e nel pomeriggio splende anche un po di sole.

Noi passiamo tutta la giornata in camera o sul balcone per aggiornare il Blog e liquidare le varie pendenze postali e amministrative da lungo tempo in sospeso. Il WiFi qui funziona molto bene, anche se per avere la migliore prestazione devo uscire sul balcone. Torna comodo perché cosi posso sdraiami nell'amaca. All'imbrunire assistiamo dal balcone ai volteggi e ai cinguetti dei vari uccelli variopinti che svolazzano fra le piante davanti al balcone. Qualche foto riesce, ma non è facile riprenderli adesso di sera quando la luce diventa sempre più scura. La sera faremo la cena al ristorante dell'ostello che è sempre ben frequentato dagli ospiti, ma anche da gente che viene da fuori.  
Secondo giorno, visita a Vilcabamba
Stamattina ci concediamo una lunga dormita per poi fare colazione e partire subito dopo per andare a piedi fino al sottostante paese di Vilcabamba, lontano ca. due km ma, per nostra fortuna, con la strada tutta in discesa. Camminando possiamo ammirare bene la natura circostante. In particolare vedremo tanti uccelli e un colibrì che si lascia fotografare pietrificato, come fosse una diva. Arrivati in paese procediamo per visitare 'el parque natural privado 'Rumi Wilco' situato un po fuori, appena passati il ponte . La signora-proprietaria del Parco, di professione Biologa, ci da una piccola mappa con tutti i sentieri e ci spiega nel dettaglio qual'è il percorso migliore per poter avvistare uccelli, farfalle e altri animali che vivono qui. Il parco, situato su una ripida pendice fra due valli, ha 10 ettari e come ci dice la
signora, è abbastanza impervio, ma è visitabile in un'ora circa. Con nostra fortuna subito all'entrata ci viene bloccata la strada da un uccello simile al gufo, ma molto più piccolo e esile. Forse un cucciolo di gufo che si è perso e sta cercando la mamma. Un colpo di fortuna perché dopo su tutto il percorso, di uccelli ne vedremo
ben pochi. Vedremo però molte farfalle svolazzare sui fiori. Vi è una farfalla che è molto difficile da fotografare perché ha le ali trasparenti, che sono così difficili da mettere a fuoco. Dall'altra parte la vegetazione, a
Farfalla con le ali trasparenti
Vilcambamba dall'alto
dipendenza della posizione è molto variata e va dagli enormi alberi, agli arbusti fino ai cactus e alle agave nei posti più esposti alla sole. La padrona-biologa all'entrata ci aveva detto di aver censito 350 specie vegetali, 30 specie di volatili e innumerevoli specie di insetti, farfalle e mammiferi. Noi proprio all'uscita
riusciamo a vedere le evoluzioni di uno scoiattolo sui rami i una pianta di bamboo. Dopo un giro della Plaza Central prendiamo al ristorante Mestizos una merenda-cena prima di poi prendere un taxi per ritornare all'hostal dove passeremo la serata, prima che diventi notte profonda, su balcone della nostra accogliente 'nueva abitacion'.



Terzo giorno, relax totale
Stamattina appena svegli vediamo davanti al nostro balcone solo nebbia, ciò che non fa presagire molto di buono per la giornata. Dopo aver verificato le previsioni meteo, anche se poco affidabili per questa regione così in mezzo alle montagne andine, decidiamo di rinunciare a visitare il Parco Nazionale di Podocarpus. Andare su fino più di 3'000 metri e poi camminare su impervi e impantanati sentieri di montagna con in più la minaccia della pioggia, non ci convince proprio! Fatta la solita ottima colazione, ed il cambio di
Quartiere degli immigrati
'cabañas' dalla n. 15 alla 16, passiamo l'intera giornata in camera a fare i compiti e prepararci per il viaggio transfrontaliero di domani che abbiamo riservato stamattina alla ricezione. Contrariamente a tante informazioni oramai vecchie che descrivevano questo percorso difficile, tortuosa e con la necessità di numerosi cambi di mezzi di trasporto, dall'anno scorso esiste un Bus che fa il percorso diretto da Vilcabamba a Jaèn passando la frontiera di La Balza. Il vantaggio in termine di tempo è notevole e dovrebbe permettere il viaggio in un solo giorno, senza dover pernottare sul percorso.
Madango - Faccia dell'Inca
Tutto il resto della giornata con cielo coperto ed alcuni accenni di pioggia lo passiamo ad aggiornare il Blog e a prepararci per visitare da domani il Perù. La sera dopo la cena al solito ben fornito e ottimo ristorante dell'ostello cerchiamo di riprendere in contatto con il canadese Benoit che abbiamo incontrato la prima sera. Lo incontriamo nel suo Camper  mentre sta mettendo a letto i bambini .. ci accordiamo di trovarci al ristorante, ma dopo 45 minuti di attesa decidiamo di rientrare in camera a riposarci per la faticosa giornata transfrontaliera di domani. 

Nessun commento:

Posta un commento