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mercoledì 22 gennaio 2020

20.01.2020 da Alausì a Cuenca

Anche loro in attesa del Bus
Anche stamattina facciamo, e siamo da soli all'hotel, una colazione da nababbi con un 'sovraffollato' buffet. La frutta esotica però è, come si dice, la 'cigliegina sulla torta' della colazione. Il Bus per Cuenca della compagnia Aluisì parte proprio comodamente in fronte al nostro Hotel. Partenza puntuale alle 10.30 con pochi passeggeri a bordo. Noi siamo, come già ieri, gli unici turisti.

 
Una delle tante 'panaderias' di Alausì
Il percorso di oggi è un continuo su è giù fra ampie vallate dai ripidi pendii, ma nonostante questo, sono in
gran parte parcellizzare per l'agricoltura e per il pascolo del bestiame. Il sole splende a tratti fra le nebbie ed i nuvoloni che arrivano dalla zona amazzonica. Qui le alture si aggirano fra i 2'500 ed i 4'200 metri, ma la neve non arriva mai ad imbiancarle. Sul percorso passiamo per Chunchi, El Tambo, Cañar, Azoques per giungere al
By by al nostro Hotel a Alausi
Terminal terrestre di Cuenca alle 13.30; dopo 4 intense ore di viaggio andino. Dal Terminal, che è un po' fuori dal centro storico, ci facciamo portare in taxi fino all'Hostal  Huasi Q'uña (che in lingua Quitchua vuol dire 'casa degli ospiti'). Non siamo nel 'Centro Historico', ma siamo abbastanza vicini (seis quadras) per cui faremo il percorso sempre a piedi. Anche perché il traffico è talmente intasato che  si arriva prima a piedi. Quello che qui manca proprio è una zona pedonale. Unicamente il 'Parque Caleron', la piazza principale è un'oasi tranquilla per cui è ben frequentato. Noi partiamo subito per fare un primo giro di esplorazione del 'Centro historico' che ci appare subito molto ben curato e con molti edifici dell'epoca coloniale ben conservati.  Fanno spicco le
molte chiese, sulla mappa della città, ricevuta dall'ufficio turistico, ne conto ben 19!  Forse un po esageratamente Cuenca viene chiamata la Atene dell'Ecuador. Da 20 anni è un Patrimonio Mondiale dell’umanità  dell’UNESCO.

Paesaggi andini
Camminare stanca per cui andiamo a fare una merenda con mokacino (si proprio scritto cosi!) e 'crepes' al 'Bistrò Frances' nel grande patio vicino alla maestosa cattedrale vecchia. Qui tutto è molto tranquillo e rilassato, ma i prezzi sono naturalmente per i turisti, anche se per noi un buon cappuccino per 2 US$ non è tanto per la maggior parte della gente di qui è carissimo, per cui scelgono il tradizionale 'cafe tinto' o il Nescafè per 20 – 30 centesimi.
Parque Calderon a Cuenca
Gruyere e Emental Ecuadoriano!!!
Girando fra le 'Calles' del centro sulla 'Benigno Malo 5-50' ci imbattiamo in un negozietto di formaggi 'Saraguros' che per nostra sorpresa vende formaggi dei nomi ben conosciuti da no, ma mai visti in Ecuador: Gruyere, Emmental, Tilsiter e .. addirittura del Parmigiano .. tutti rigorosamente 'producido en Ecuador'. Dopo averli degustati prendiamo l'occasione al volo per comperare un pezzo di
Omaggio a Neruda
Emmental da provare alle prossime colazioni. Continuando il giro a piedi troviamo anche un Fondu Garden, purtroppo chiuso. Poi, mentre si fa notte e giriamo sulla strada vicino al fiume, la Calle Larga' si mette a piovere, per cui non ci resta che andare a cena Tanto per cambiare, scegliamo di fare stasera una cena indiana nel ristorante 'Namaste India'. Come al solito dalla cucina indiana tutto è buono e ben speziato. 

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